Non si deve desiderare nulla che non si possa realizzare da soli. I vostri più grandi beni sono una libertà. Essa non è in grado di rendere la vostra vita bella, ricca, rispettata, forte e felice agli occhi del mondo intero, ma può solo rendervi liberi. Essa non fa di te il padrone delle cose, ma il padrone di te stesso

(Cartesio)

Le costellazioni degli organi

GLI ARCHETIPI DI GUARIGIONE

Penso sia abbastanza conosciuto il termine ARCHETIPO.

Tuttavia forse è meglio fare un piccolo ripasso.

 

Si possono definire in vari modi:

  • Sono le idee originarie e primigenie; quelle da cui origina tutto.
  • Gli archetipi sono simboli Universali, riferimenti assoluti.
  • Sono i nostri punti di riferimento; quelli cui dovremmo ricorrere quando ci sentiamo perduti.
  • Sono dei valori assoluti, dei modelli ideali che, nella materia, non sono mai presenti in maniera perfetta e assoluta ma ne sono, per così dire, una brutta copia; che possiamo e dobbiamo perfezionare però!

Possiamo considerarli dei veri e propri principi da cui tutto promana. L’archetipo non è rappresentabile materialmente, ma l’uomo cosciente lo può percepire e comprendere attraverso le percezioni, le sensazioni e gli impulsi da esso espressi.

 

Tuttavia riporto anche alcune definizioni ‘ufficiali’:

Primo esemplare assoluto ed autonomo:

  • In filosofia, modello primitivo delle cose, del quale le manifestazioni sensibili della realtà non sono che filiazioni o imitazioni;
  • Nella ricostruzione di un testo, il manoscritto reperibile o ricostruibile attraverso la recensione, dal quale si ritengono derivati, direttamente o indirettamente, tutti i manoscritti noti;
  • In psicanalisi, secondo lo svizzero C.G. Jung (1875-1961), il contenuto dell'inconscio collettivo, cioè le idee innate o la tendenza a organizzare la conoscenza secondo modelli predeterminati innati.

 Potremmo noi umani definirci ‘copie’ di un archetipo originale?

Bella domanda!

Io affermo di sì.

Non siamo stati forse creati a immagine e somiglianza di Dio?

Se questo è vero dove sta la somiglianza? Io credo che la risposta sia che la somiglianza è relativa; è un divenire; il modello diventa sempre più vicino all’originale man mano che noi ci evolviamo.

E questa evoluzione va di pari passo con la nostra percezione del divino che c’è dentro e fuori in noi.

Dopo queste belle parole cosa sono gli archetipi di guarigione?

A questo punto il collegamento è facile:

se consideriamo la guarigione come un archetipo, perché questa funzioni dobbiamo cercare di avvicinarci al modello.

Che ancora non conosciamo però!

Ma possiamo immaginarlo se consideriamo che, essendo un archetipo, essa non può che essere divina.

Quindi la guarigione perfetta non può che essere spirituale.

Ma questo cosa significa?

Se partiamo dal fatto che tutto discende ed è animato dallo Spirito – basta pensare alla vita che senza lo spirito non potrebbe esistere – anche il nostro corpo possiede gli strumenti vitali per poter guarire se stesso.

E questo è innegabile e lo vediamo tutti i giorni se osserviamo con attenzione i processi fisici e psichici del nostro corpo.

Quindi gli archetipi di guarigione non sono un qualcosa di definibile e finito ma qualcosa che è e sarà sempre in divenire.

Detto in termini semplici usare gli archetipi di guarigione per guarire consiste nel mettere ordine nella nostra vita e questo si fa ripristinando le giuste gerarchie. E queste sono, partendo dall’alto verso il basso:

  1. Guarigione spirituale
  2. Guarigione mentale
  3. Guarigione emozionale
  4. Guarigione eterica
  5. Guarigione fisica

Ciò significa che, se vogliamo guarire, dobbiamo partire dal livello più alto.

Quando ci ammaliamo esiste un malessere ma non la malattia in quanto questa non è un’entità reale ma solo un concetto creato per migliorare la nostra comprensione della realtà, il quale però sta rischiando di diventare ingannevole e pericoloso dato che lo stiamo trasformando in verità.

Insomma, nel campo della salute stiamo scambiando sempre di più il dito con la luna.

Cerco la luna però, chissà perché, non riesco ad andare oltre il dito.

Purtroppo, però, bisogna dire che, se non andiamo verso la guarigione, il malessere finisce per diventare malattia; dove per malattia intendo qualcosa da cui è difficile tornare indietro. Ecco perché non ritengo giusto chiamare malattie molte di quelle patologie che vengono definite, con troppa leggerezza, secondo me, incurabili o, addirittura, maligne.

Quindi la malattia si può guarire rimuovendo le cause che l’hanno provocata rispettando l’ordine e la gerarchia appena illustrate.

La malattia infatti ha seguito lo stesso percorso, nel rispetto del principio di corrispondenza, in quanto nasce dallo spirito per arrivare al fisico.

Quindi nasce da un nostro cattivo o inesistente rapporto con l’archetipo!


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