Questa vita, questa che adesso tu vivi e hai vissuto, dovrai viverla ancora una volta e un numero infinito di volte; e non vi sarà̀ niente di nuovo, ma invece ogni dolore e ogni piacere, ogni pensiero e ogni sospiro e ogni cosa indicibilmente piccola e grande della tua vita ti ritornerà

(Friedrich Nietzsche)

La paura dell'amore e del piacere

Non è del dolore che abbiamo paura ma del piacere e della gioia

Il film ‘SCELTA D'AMORE - LA STORIA DI HILARY E VICTOR’ con Julia Roberts mi ha suscitato delle emozioni che cerco di tradurre in riflessioni.

Racconta la storia di una malattia.

Quello che mi ha colpito in questa storia è stato l’atteggiamento di Victor nel momento in cui la guarigione cominciava ad apparire una cosa possibile.

Lui fu preso letteralmente dal panico.

Perchè?
La mia impressione fu questa:
Lui si era talmente abituato alla compagnia della sua malattia - tante volte è attraverso la malattia che ci sentiamo amati, oppure che possiamo evitare di assumerci la responsabilità di vivere - che il solo pensiero di tornare a stare bene lo faceva stare male. Perchè contemporaneamente un altro pensiero gli diceva: e se poi ti ammali di nuovo?

Bel dilemma:

  • guarisco e la mia paura diventa quella di ammalarmi di nuovo
  • oppure rimango nella malattia con la paura o di guarire o di morire!
  • Sospendo qui la riflessione. Ognuno tragga le sue conclusioni.

    Ovviamente questi aspetti, un po’ perversi di noi, non riguardano solo la malattia ma tutti gli aspetti della nostra vita.

    Io non so quali siano le soluzioni.

    Ognuno di noi è diverso e deve trovare la sua strada.

    Ma la risposta è sempre la stessa: la vita va vissuta costi quel che costi.
 Lascio a lei la decisione di ciò che è ineluttabile e del quando.

    Nel frattempo me la godo.

    Perchè ci sono poche cose belle come la vita. È un peccato lasciarla andare senza fare niente.


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