È vero che trovare un senso ci può aiutare a vivere meglio
Giuseppe Montaldo06-10-2021
Tempo di lettura: 3 minuti

Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando riusciamo a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato

(Mahatma Gandhi)

Il senso della vita

Esiste la vita dopo la morte? È vero che il mondo moderno ha perduto la dimensione religiosa ed è ormai convinto che esista solo la materia, persa la quale semplicemente cessiamo di esistere?

    A quale scopo viviamo? Ha un senso la nostra vita? O siamo legati al sottilissimo filo del caso se non del caos?

    Non pretendo di rispondere a queste domande. Voglio solo condividere uno strumento che apre a dimensioni emotive, mentali e spirituali che ci possono mettere in contatto con il nostro mondo interiore. È da questo mondo che cominciano a scaturire le risposte. 
 
    Ma cos’è il nostro mondo interiore? È vero che molti non saprebbero rispondere a questa domanda? E cosa è la coscienza? È vero che siamo solo coscienza e tutto il resto è solo una sua manifestazione o addirittura un’illusione, una realtà solo apparente? Se è così, è possibile arrivare a questa consapevolezza.

Oggi, ai tempi della new age, la parola consapevolezza è sovra-usata e, molte volte, non è del tutto chiaro il suo significato. Ancora: c’è differenza tra coscienza e consapevolezza?

Non è facile rispondere a questa e alle altre domande che ci poniamo nel corso della nostra esistenza, soprattutto davanti a situazioni dolorose di cui non riusciamo a trovare un senso. Capirete che, da un lato, la vita ci mette alla prova tutti i giorni sottoponendoci a esperienze anche durissime, mentre contemporaneamente, dall’altro, ci sentiamo impotenti davanti a queste situazioni, non riuscendo a trovare gli strumenti pratici per farvi fronte. Purtroppo non è facile per tutti trovare degli strumenti e metterli in pratica.

Che voi crediate che esista una dimensione spirituale oppure no, le sfide della vita vanno comunque affrontate. La buona notizia è che, qualunque siano le vostre credenze, questo strumento esiste ed è uno strumento molto pratico che io ho appreso ormai da diversi anni e che ho sperimentato e messo in pratica con migliaia di persone che si sono affidate alle mie cure.

Questo strumento non l’ho inventato io e non è chiara nemmeno la sua origine.

Viene chiamato in diversi modi:

  • mappa dei bisogni;
  • mappa dei talenti;
  • mappa delle opportunità.

Attraverso di essa scopriremo molti aspetti della vita e della realtà che viviamo. Questi sono ai più sconosciuti perché non vengono insegnati a scuola e, nonostante siano strumenti di crescita in ogni ambito della vita, non vengono insegnati nemmeno nelle università o perlomeno non in tutte.

Nelle università di teologia, di filosofia e forse anche in qualcun’altra, questi aspetti vengono toccati ma non so a quale livello di coscienza consentano di arrivare. Voglio dire che oggi molte università non insegnano ad accrescere attraverso le conoscenze, anche le più antiche, il nostro livello di consapevolezza ma sono diventate nozionistiche, si diceva quando io ero giovane; insomma insegnano ideologie, teorie fini a se stesse più che vera conoscenza. La mappa, come strumento che accresce la consapevolezza di sé, invece, ci insegna molte cose ma soprattutto ci rende consapevoli di importanti aspetti:

  • siamo venuti qui con uno scopo;
  • nella vita saremo sollecitati a ri-trovare questo scopo;
  • ritrovandolo daremo un senso alla nostra vita;
  • questo ci darà nuove motivazioni e nuove energie;
  • e la vita assumerà nuovi colori e nuove sfumature.

Scopriremo che nella nostra esistenza lo scopo è l’evoluzione, l’espansione della nostra consapevolezza.

In questo modo la coscienza si amplia. È il percorso dall’Io al Sé, la via per superare il dualismo e cominciare a vedere Maya, il velo dell’illusione che viviamo nella materia.

Tutti nella vita facciamo il viaggio dell’eroe così come raccontato, attraverso i miti e gli archetipi, da Joseph Campbell nel libro ‘L’eroe dai mille volti’.

Che voi crediate o no in una dimensione spirituale dell’esistenza, il viaggio dell’eroe lo state compiendo anche voi.


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