
2024-Il grande cambiamento
L’altro giorno un mio amico mi ha scritto:
“Stiamo lasciando un anno veramente terribile assolutamente da dimenticare e il mio fervente Augurio è che l’anno a venire possa portarci un pò di fortuna, di pace e tanta serenità.
Quindi il mio amico si chiede, pieno di speranze e aspettative: “Cosa ci porterà il nuovo anno?”
In realtà penso che la domanda vada ribaltata e che tutti dovremmo chiederci:
“Cosa posso portare io al nuovo anno?”
Perché ci aspettiamo sempre le cose dall’esterno come se noi non contassimo niente? Io penso – e l’ho sperimentato personalmente – che, se noi portiamo qualcosa, ci impegniamo a crescere, sappiamo metterci in discussione dando il meglio di noi stessi e allora tutto ci viene restituito. Noi riceviamo anche più di quello che doniamo, nel bene e nel male.
Se non esprimiamo il nostro potenziale – che è sempre molto superiore a ciò che pensiamo di noi stessi – allora la vita ci punisce.
Le prove difficili che incontriamo non sono altro che messaggi. O siamo capaci di decodificarli e andare oltre migliorandoci oppure finisce che ci ammaliamo. La malattia non è altro che un avviso. Un avviso che dice:
Stai uscendo dai binari, ritrova il tuo percorso; ritrova te stesso e riconosci ciò che sei veramente.
Una frase che cito spesso dice:
“Nella vita non ci sono soluzioni; ci sono forze in cammino. Bisogna evocarle. E le soluzioni vengono dopo.” (Antoine de Saint-Exupéry)
Evocare queste forze non significa altro che una profonda consapevolezza che esiste una realtà al di sopra di noi che ci guida e ci assiste in ogni situazione della nostra vita. Ma questa realtà, che bisogna imparare a evocare, non è altro che il nostro intuito, l’interprete profondo, la vocina interiore che non ci piace ascoltare. Questo significa evocare: essere consapevoli che non siamo soli a guidare il carro e che possiamo affidarci a qualcosa di più grande. Questo non è altro che il significato della parola ‘Fede’.
Che non significa necessariamente fede in Dio, ma Fede in qualcosa di più grande che sta dentro e fuori di noi.
Quindi l’augurio più grande che faccio a tutti voi è di imparare ad ascoltare se stessi e sviluppare il proprio intuito.
Da poco ho ascoltato questo filmato dove Gustavo Adolfo ROL, tramite un personaggio, che non gli somiglia fisicamente - non è un attore ma condivide appieno i suoi ideali - racconta storie e aneddoti della sua vita.
Queste sono basate su testimonianze, registrazioni audio e scritti dello stesso ROL. Dopo una guarigione ‘apparentemente’ miracolosa ha affermato:
“Voglio chiarire bene. Non sono io che faccio miracoli. Dietro queste manifestazioni c’è sempre Dio. Io sono semplicemente una grondaia che raccoglie e convoglia l’acqua che cade sul tetto.
Quindi, quando mi dicono che vogliono analizzarmi; ma no, ma no, rispondo. Non è la grondaia che va analizzata. È l’acqua e le ragioni per le quali quella pioggia si manifesta. Sapete cosa diceva il mio amico Fellini:
‘Noi siamo degli idolatri della scienza, prigionieri della dea ragione. Tutto ciò ci ha fatto dimenticare l’esistenza di facoltà che stanno al di sopra della stessa ragione.’”
“La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo…. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.“ (Albert Einstein)
“L’intuizione è l’opposto della credenza, è una scoperta!” (Vittorio Marchi. Fisico, autore e ricercatore)
“La maggior parte delle nostre difficoltà deriva da una perdita dei nostri contatti con i nostri istinti, con la saggezza fuori dal tempo che è riposta in noi al riparo dall’oblio”. (Carl Gustav Jung)
Sono convinto che tutti noi, con l’intera umanità, stia attraversando un momento di profonda e radicale trasformazione. Stiamo passando da un mondo che pensa che la realtà sia solo oggettiva a un mondo in cui la vera realtà sarà soprattutto soggettiva, quella che percepisci dentro te stesso.
Il mio maestro di ipnosi Joaquín Grau affermava: “La verità è sentita, non interpretata.” Plutone, il pianeta della profonda trasformazione, a gennaio entra definitivamente in Acquario e non torna più indietro.
‘Non si torna più indietro’ è un messaggio forte.
I romani dicono
“O t’elevi, o te levi”
La saggezza popolare non mente mai”