(Ermete Trismegisto)
I Tarocchi sono simboli o archetipi? E come possiamo definire l’arte da questo punto di vista? Azzardo una risposta: diventa arte tutto ciò̀ che è capace di rimandare agli archetipi, ai valori universali e assoluti che sono alla fine una sorta di guida per la nostra evoluzione. L’arte fa vedere la bellezza delle cose, non la loro utilità. In un mondo che cerca di farci dimenticare le nostre origini divine, il nostro essere Dio dentro di noi, l’arte è la leva che ci consente di ritrovare le nostre radici e quando ritroviamo e riconosciamo con un sentimento profondo queste radici, sentiamo di far parte di un tutto, smettiamo di sentirci separati. Ma le parole non riescono a esprimere questo sentimento, solo l’Arte può farlo.
Questo per dire che i Tarocchi sono una profonda forma di arte, quindi una trasmissione di conoscenza archetipica che viene da tempi molto remoti. Ciò che bisogna comprendere è che il linguaggio simbolico ci parla al di là di tutte le nostre interpretazioni e ci trasmette un messaggio profondo e universale. Qualcuno lo ha definito il più grande libro mai scritto.
Fino al secolo XVIII, i Tarocchi furono considerati esclusivamente come vestigia di un'epoca barbara, e come tali privi di interesse. Nessuno vi faceva caso prima del 1781, data della pubblicazione del Mondo Primitivo di Court de Gebelin, opera in cui, nel tomo VIII, a pagina 365, compare questo passo:
Ma spetta al lettore giudicare da solo i Tarocchi, imparando a discernervi le meraviglie promesse. Procederemo con metodo e dimostreremo come si può̀ far parlare un libro muto.” (Dogma dell’alta magia, Eliphas Levi)
Nonostante il viaggio che hanno dovuto attraversare queste straordinarie immagini, almeno secondo la mia visione, non hanno perso il messaggio originale.
Risalenti al XV secolo, i tarocchi Visconti-Sforza sono tra i più antichi che conosciamo. I tre mazzi più antichi sono quello Visconti Modrone, il mazzo Brambilla e il più completo, quello comunemente chiamato Visconti-Sforza. Sono opere uniche, disegnate dai più grandi artisti dell’epoca, autentici gioielli.
Oggi esistono migliaia di mazzi di Tarocchi anche se non tutti hanno conservato il linguaggio esoterico originale.
Sono stati carte da gioco, poi simboli di divinazione e, solo recentemente, anche attraverso la mappa dei talenti, sono diventati uno strumento di indagine interiore e di crescita personale.
Per la realizzazione e la lettura della mappa occorre un approccio agli arcani che deve essere capace di unire percezione, intuizione e conoscenza. Nella descrizione dei ventidue arcani cercherò di usare un linguaggio che consenta di avvicinarsi a loro da diverse angolazioni ma privilegerò l’aspetto psicologico e spirituale.
Il mazzo più diffuso, usato e conosciuto è quello dei Tarocchi di Marsiglia, recentemente restaurato da Philippe Camoin e Alejandro Jodorowsky.
Potete trovare i libri qui o presso queste librerie:
La festa del 25 aprile
L'ultima profezia di peter Deunov
Le elezioni del 25 settembre
Il grande inganno
NESARA GESARA
Le nobili professioni di una volta
La follia per guarire dalla malattia
Inanimità significa vivere senz’anima
IO chi sono?
2024-Il grande cambiamento
La pura essenza
BUON 2023
Trovare i propri talenti
La forza e il controllo
Il giudizio e la colpa
Il riconoscimento del padre
6 giugno 2022
Schemi e credenze
L'elaborazione dei lutti
I tre padri
Costruzione di un atto magico
Atti terapeutici
Atti psico-magici e atti magici.
Perdonare un fratello
L'amore spirituale
FARE l'Amore
Amare se stessi
Il tradimento 4
Il tradimento 3
Il tradimento 2
La verità è sentita
Paura e dolore
Emozioni e scienza
IMPARARE A LASCIARE ANDARE
Il virus è come il dolore
Corazza emotiva e territorio
Indice
Sinossi
Testimonianze
Leggi un estratto
Press-kit
Presentazione
Compralo qui
I viaggi del matto
La scienza dei maghi
I numeri dell'anima
Riconoscimenti
Come separarsi da un partner
I principi
Le Costellazioni del grembo
Joaquin Grau
Emisferi cerebrali
I casi