
Gramsci e il 25 aprile
La Festa della Liberazione: una luce che interroga
«Poche mani non sorvegliate tessono la tela della vita collettiva,
mentre la massa ignora, perché non se ne preoccupa»
Il monito nascosto tra le righe
Quella di Gramsci non è una semplice osservazione, ma un campanello d'allarme:
la libertà è un muscolo che si atrofizza se smettiamo di usarlo. Quelle "poche mani" sono:
- ✅ Chi ci sussurra «tanto non possiamo cambiare nulla»
- ✅ Chi ci distrae con piccole emergenze quotidiane
- ✅ Chi vende sicurezza in cambio di diritti
COVID e fascismi invisibili: lo specchio di Gramsci
Durante la pandemia, molti non colsero il legame tra:
👥 Il fascismo storico
e
📱 Le derive autoritarie moderne.
Non per ignoranza, ma perché è più comodo delegare:
Prenditi tu la responsabilità, io ti darò un po' di pace
.
La libertà è uno sguardo (non uno slogan)
1️⃣ Fatti domande scomode
«Chi decide cosa è "necessario" per me?»
2️⃣ Cerca i nuovi fascismi
Non cercarli nelle uniformi, ma:
🔍 Negli algoritmi che controllano
🔍 Nelle leggi che dividono
🔍 Nelle parole che disumanizzano
Il faro della libertà
Gramsci ci ricorda che la libertà è come un faro costiero:
Il miglior modo di celebrare il 25 Aprile?
Dalla paura di essere liberi davvero.
❤️