È degli eroi la capacità di scendere nel mare della notte cioè nell’inconscio. Chi nega la notte non si gode nemmeno il giorno

(Gabriele La Porta)

La torre di babele

Studio dell'arcano 'La casa Dio'.
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[...] Gli sciocchi, ovviamente, pensano di pensare; anzi, la loro mente affaccendata è ingolfata di pensieri, di calcoli e di programmi, e si offenderebbero se qualcuno dicesse loro che non pensano.

[...] Gli uomini non sanno vedere oltre; nemmeno immaginano ci possa essere altro, un oltre. Un pensiero che non sa andare al di là dei limiti che il sistema gli impone non è degno di essere chiamato pensiero, almeno secondo Dio. Gli sciocchi continuano a pensare, ma esercitano un pensiero minorato, ridotto a conoscenze, abilità e competenze, è una mera ragione strumentale finalizzata a superare gli ostacoli che di volta in volta impediscono di raggiungere lo scopo prefissato e mai più discusso. Il pensiero, però, non si accontenta di razzolare al livello dei meri mezzi; il pensiero per sua natura trascende i confini, aspira al regno dei fini che sta al di là.

Dio vuole costringere gli uomini a pensare, ma dove c’è un solo popolo, una sola lingua e “le stesse parole”, non c’è alcun bisogno di pensare. Per sabotare l’unità che sta alla base del sistema della torre di Babele, il Signore chiama i settanta angeli più vicini al suo trono e con loro scende a confondere il linguaggio degli uomini, in modo che invece di una sola lingua ne parlino settanta. [….]


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