La torre di babele

Studio dell'arcano 'La casa Dio'.
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[...] Gli sciocchi, ovviamente, pensano di pensare; anzi, la loro mente affaccendata è ingolfata di pensieri, di calcoli e di programmi, e si offenderebbero se qualcuno dicesse loro che non pensano.

[...] Gli uomini non sanno vedere oltre; nemmeno immaginano ci possa essere altro, un oltre. Un pensiero che non sa andare al di là dei limiti che il sistema gli impone non è degno di essere chiamato pensiero, almeno secondo Dio. Gli sciocchi continuano a pensare, ma esercitano un pensiero minorato, ridotto a conoscenze, abilità e competenze, è una mera ragione strumentale finalizzata a superare gli ostacoli che di volta in volta impediscono di raggiungere lo scopo prefissato e mai più discusso. Il pensiero, però, non si accontenta di razzolare al livello dei meri mezzi; il pensiero per sua natura trascende i confini, aspira al regno dei fini che sta al di là.

Dio vuole costringere gli uomini a pensare, ma dove c’è un solo popolo, una sola lingua e “le stesse parole”, non c’è alcun bisogno di pensare. Per sabotare l’unità che sta alla base del sistema della torre di Babele, il Signore chiama i settanta angeli più vicini al suo trono e con loro scende a confondere il linguaggio degli uomini, in modo che invece di una sola lingua ne parlino settanta. [….]


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