L’andare da un mondo che conosciamo a uno di muta meraviglia è come l’ansia di un bimbo la cui visuale è una collina, oltre la collina è magia e ogni cosa sconosciuta, ma il segreto compenserà la scalata solitaria

(Emily Dickinson)

Pensieri e pensato

La paura, la libertà, la malattia nascono e muoiono nel tuo pensiero. L'esterno non conta niente se se padrone della tua mente.

 

Osservando la frase senza soffermarsi un attimo a riflettere qualcuno potrebbe reagire: come si possono scrivere simili follie?
Effettivamente, se non si cerca di analizzare la frase in profondità, questa potrebbe essere una possibile reazione.

È per questo che bisogna soffermarsi un attimo per capirne il senso.

 

Se non siamo coscienti che il 90% dei nostri pensieri sono inconsapevoli e provenienti dalla parte più profonda di noi stessi, il subconscio, di cui sappiamo poco o niente, allora non capiamo perché pensiamo ciò che pensiamo. E, molte volte, i nostri pensieri sono il risultato di reazioni istintive, ma soprattutto, emotive.
Questo cosa significa?

 

Semplicemente che i nostri pensieri sono generati da contenuti / memorie inconsce quando queste memorie, a causa di un evento esterno, vengono in superficie.

 

Come si lavora in queste situazioni per non consentire a qualcosa di 'esterno' a noi di prendere il controllo di noi stessi? (Dove per esterno a noi intendo gli eventi esterni che fanno scattare proprio i contenuti inconsci)

È molto semplice:

  1. Disidentifichiamoci dai nostri pensieri e corrispondenti emozioni osservandole proprio come se fossero qualcosa di esterno a noi.
  2. Per fare questo provate a farvi questa semplice domanda: chi sta pensando questo pensiero ora?
  3. Questo vi aiuterà a capire se il vostro è un pensiero autentico o semplicemente un pensiero riflesso o pensato in quanto non cosciente perché proveniente dal nostro inconscio. E soprattutto comincerà a farvi capire che voi siete ' altro' ; che siete qualcosa che va ben oltre i vostri pensieri reattivi.

 

La conseguenza di questo lavoro è che imparerete a 'dialogare' col vostro subconscio nel senso che distinguerete ciò che è vero e reale da ciò che è solo l'effetto, la reazione della vostra mente a qualcosa di esterno a voi.

 

Imparando questo potrete cominciare a praticare l'arte del distacco . Ciò significa che, prima di farvi prendere da reazioni incontrollate a seguito di un evento esterno, capacità di discernere se questo evento vi crea veramente dei disturbi tipo paura, rabbia, sensi di colpa ecc.

 

E se questo accade dovete farvi la domanda: cosa mi ha disturbato? Ha toccato qualcosa di 'dolente' che porto dentro di me?
 

Se riuscirete a darvi delle risposte state intraprendendo il cammino verso la libertà e la guarigione e imparerete che la vera libertà è riconoscere ciò che ci muove dentro perchè solo così possiamo liberarcene.

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