I casi in Anateoresi

Ringraziamenti riguardanti il libro ‘Le chiavi della malattia’


Questo libro riassume i principi teorici e di applicazione pratica di oltre trent’anni di ricerca intorno agli stati di coscienza.

Dal 1962, anno in cui iniziai la redazione del mio primo libro intorno alle culture analogiche1 non ho mai smesso di impegnarmi a trovare una terapia che, servendosi dei ritmi di coscienza, potesse farci entrare nella psiche fino a raggiungere le radici dell’infermità2.

Il cammino è stato lungo e arduo, una specie di maratona dello spirito, ma, a sollievo di ogni maratoneta, questi percorsi non si fanno mai in solitudine.

Così, tra i miei compagni di strada devo distinguere quelli della Società spagnola di parapsicologia. A fondarla nel 1973 fummo sette amici, e altri amici – autentici professionisti della scienza – ben presto si unirono a noi. Con loro completai un lungo e fruttifero tratto di questa maratona.

E come non menzionare le mie incursioni antropologiche?

Quelle incursioni che iniziai nel 1978 per le vie e viuzze vive e morte delle città e selve latino americane… furono anni di peripezie in capo al mondo, di condomblé, di vudu … e, soprattutto, di magia analogica primigenia.

Perché quello fu l’anno in cui ebbi l’opportunità di poter convivere con gli Auca, una etnia selvaggia primitiva la cui forma di vita corrispondeva a quella che i nostri antenati ebbero nel paleolitico inferiore-medio, ovvero oltre 25.000 anni fa. Questa convivenza fu una lezione magistrale che sottende viva tra le pieghe di ogni pagina di questo libro.

Successivamente, durante le mie non ancora terminate incursioni antropologiche, fu la Grecia, e in modo speciale l’antica città di Epidauro, a mostrarmi con la luce occulta del suo Asklepion, la terribile forza terapeutica dei sogni tenuti in incubazione.

Non posso dimenticare i miei figli Joaquín e José. Li cito in ordine di comparsa in scena perché entrambi mi furono ugualmente preziosi come vittime propiziatorie della mia smania investigativa. Oggi entrambi sono esperti in anateoresi. E come avrebbero potuto non esserlo, se entrambi apportarono, in diversi stati di coscienza, molte delle strategie che offro in questo libro!?

Un ringraziamento speciale a Verena Frey, discepola più che distinta, che con la sua pazienza e la sua prodigiosa memoria, ha proceduto a localizzare, fra le centinaia di cassette in cui si trovano incise le mie

sedute terapeutiche e di insegnamento, la casistica regressiva che documenta questo libro; e che, inoltre, ha apportato suggerimenti a partire dalla sua personale casistica.....

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