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Massimo Scaligero (1906-1980) nasce, come Antonio Massimo Scabelloni, a Veroli, nel frusinate; riceve una formazione umanistica, che integra con studi logico-matematici e filosofici.
Giornalista, poeta - D'Annunzio, leggendo delle sue poesie giovanili esclamò “ecco il nuovo vate d'Italia” - scrittore, studioso e profondo conoscitore di esoterismo e filosofie orientali dirige, sino al 1978, la rivista East and West , edita dall ' Istituto per il Medio ed Estremo Oriente (ISMeO), fondato da Giovanni Gentile e Giuseppe Tucci. La rivista è una pubblicazione scientifica, in inglese, alla quale collaborano e ai massimi esperti mondiali di arte, archeologia, filosofia e religioni del Medio ed Estremo Oriente.
Da ragazzo ha esperienze spirituali particolarmente intense e per decenni, cerca di comprendere il senso e la natura di tali esperienze, mentre, nell'immediato dopoguerra, incontra il pensiero di Rudolf Steiner. Legge “La scienza occulta” di Steiner e vi ritrova dettagliatamente quanto la sua anima sperimentava spontaneamente. Da quel momento riconosciuto il significato spirituale della figura di Steiner e la continua opera in Italia dopo la scomparsa del suo maestro, Giovanni Colazza, che era un discepolo diretto di Steiner.
Infaticabile autore e conferenziere - oltre agli innumerevoli incontri personali, tiene regolarmente due conferenze a settimana a Roma - dedica la sua intera esistenza a tutti coloro che cercano una via spirituale nell'Italia degli anni '60 -70, sino alla sua scomparsa, nel gennaio del 1980.
Probabilmente la sua reale statura di uomo e di pensatore potrà venire riconosciuta solo tra molti decenni - se non secoli - dato che la sua missione spirituale e la sua opera letteraria hanno aperto nuove vie alla conoscenza del sé. Scaligero ha lasciato oltre 30 libri , prevalentemente dedicato all'opus della trasformazione del pensiero umano in vero e proprio strumento di esperienza spirituale , un sentiero collegato elaborato a partire dalla scienza dello spirito di Rudolf Steiner.
Se Rudolf Steiner ha esposto le basi conoscitive del suo percorso in “La filosofia della libertà” , Massimo Scaligero ha proseguito il lavoro del maestro muovendo dalla base stessa del conoscere, dallo strumento primo: il pensiero. Pensare che deve divenire uno strumento di conoscenza oggettiva, un veicolo di trasformazione dell'essere umano nella sua totalità.
L'esposizione dell'opera di trasformazione del pensiero - leitmotiv che attraversa tutta l'opera di Scaligero - culmina nel “Trattato del Pensiero Vivente” .
Il “Trattato” non è un libro da leggere, ma un sistema di pensieri da ripercorrere, su cui inerpicarsi, sino a sperimentare dentro di sé le forze-pensiero che l'hanno creato nella mente dell'Autore. “La sua concatenazione di pensieri [del Trattato] è congegnata in modo che il ripercorrerla comincia a essere l'esperienza proposta: esperienza che, in quanto si realizzi, risulta non una tra le varie possibilità all'uomo, ma quella della sua essenza interiore , che lo spirito esige da lui in questo tempo ” .
È la Via del Pensiero Vivente , del pensiero svincolato dai sensi. Il Pensiero Vivente, autentico ricostitutore del rapporto dell'uomo con il reale, “o è l'esperienza o è un nulla” scrive Scaligero nella sua autobiografia, “Dallo Yoga alla Rosacroce” .
Né rappresentazione, dunque, né contenuto dialettico.
Il Pensiero Vivente, svincolato dai sensi, descritto la straordinaria possibilità, offerta all'uomo attuale, di realizzare una conoscenza predialettica, poiché sperimentata in una zona dove il pensiero è ancora sostanza spirituale.
Lo scaligero dimostra come il pensiero - grazie al mondo cessa di essere caos e diviene intellegibile, tramite il quale dirigiamo il vascello della nostra esistenza, in virtù del quale sia presente in uomini - sia l'autentico, grande sconosciuto.
Noi, come uomini di questo tempo, ne sperimentiamo solo il riflesso, il pensato; il suo movimento, la sua sorgente, che è alla base della nostra individualità, resta preclusi al nostro sguardo. La sensazione dei reali moventi delle nostre decisioni, così come una vera e propria autoconoscenza, sono pertanto inesorabilmente sottratti alla coscienza ordinaria.
Ciò indica con chiarezza che anche il contenuto immortale della Tradizione non coincide con la sua forma; esso si modifica costantemente nella storia umana e deve essere rivitalizzato dalla personale esperienza. Il termine esperienza mette in fuga ogni illusione: è condizione, questa, da raggiungere non grazie a speculazione concettuale o performance dialettica, ma fornita tramite ascesi interiore.
Come si è detto, la prima formulazione del sentiero di conoscenza cui s'ispira Scaligero va attribita, all'inizio del secolo, un Rudolf Steiner - colui che, nelle opere di Scaligero viene chiamato il "Maestro dei nuovi Tempi" - alla cui figura ed al cui insegnamento egli sempre si riferisce. Non v'è pagina della sua opera in cui non rimandi il lettore al suo compito di discepolo, non dell'una o dell'altra Tradizione, ma della conoscenza.
La posizione di Massimo Scaligero non è, tuttavia, quella di un semplice epigono, pronto a mettere le proprie convinzioni al servizio dell'ortodossia di una corrente spirituale; in realtà egli ha sempre considerato il suo impegno nei propri scritti descritti contenuti di pensiero e di esperienza personali.
Conscio del valore insostituibile della libertà e dell'indipendenza interiore, di cui l'uomo attualmente necessario, non ha voluto che i numerosi discepoli si dessero gli interessi esteri di sorta. Lo spirito non può essere quello spirituale; ogni sodalizio che si fondi sull'estero rischia inesorabilmente di pregiudicare l'esito del lavoro.
Chi l'ha conosciuto è il debitore per l'infinita tolleranza, la smisurata è una pubblicazione che ha riservato un autentico cercatore di verità, mai stanco di aiutare chiunque a rivolgersi, sempre pronto all'umorismo, alla donazione di sé. Fino a sacrificare consapevolmente ogni istante della propria giornata agli incontri e alle conferenze. Sovraumana la sua coerenza di vita - accanto a quella, mirabile e poetica dei puri ritmi del Pensiero Vivente.
( https://www.massimoscaligero.net/it/massimoscaligero/ )